sabato 27 dicembre 2014

Capodanni di merda

CAPODANNI DI MERDA
Come ogni anno ripropongo una simpatica iniziativa, ricordando i miei migliori Capodanni di merda, in modo che servano da esempio e ispirazione per i più giovani. La versione 2016 è aggiornata con due straordinari inediti


1967 anno più anno meno. Mi imbosco alla festa di mia cugina, spazzolo decine di tramezzini e vomito verso le 22 sul suo vestito da ballo.

1974. Dopo essere andati al cine a vedere I 3 giorni del Condor, finiamo tutti a casa di qualcuno. Qui si beve. Mi distraggo un attimo e dopo poco ti trovo il mio miglior amico G.B. che limona con la mia fidanzatina, F.G. Torno a casa e vomito tutta la notte.

1985. Con due amici finisco a Ceresole in una casa senza acqua né riscaldamento. Scendiamo a Locana dove ci hanno segnalato una festa. Ci imbuchiamo alla festa. Tutti seduti lungo il perimetro di una stanza. Sono tutti di CL. Cantiamo roba di chiesa per 10 minuti poi con la scusa di uscire a fumare scappiamo a morire assiderati nel nostro letto.

1987
Mia madre decide che devo mettermi con la figlia della lattaia (che non ho mai visto) "Vai in negozio prendi il latte e la conosci". Vado, la vedo e torno a casa. Dico a mia madre che sembra la figlia di Fantozzi. Lei mi chiede se ho alternative. Così, finisce che parto con la figlia della lattaia. L'ultimo ricordo che ho è il decollo da Linate per Monaco. Rientriamo il 2 a Caselle. Credo e mi auguro, ma ne sono abbastanza certo, che non sia successo nulla nell'intervallo.

1989
Offro una ripugnante performance sessuale decembrina con questa nuova amica. Ciò nonostante, lei mi propone ugualmente di accompagnarla a Budapest a Capodanno e io penso che sia per darmi una seconda possibilità. Trascorro invece 30 31 e 1 a elemosinare un po' di sesso e ottengo lo stesso successo di un posteggiatore abusivo nigeriano a Treviso.

1990
La collega P. con la quale ho rimediato una pessima performance sessuale in agosto, mi invita in montagna a Sauce d'Oulx. No, non è vero. Sono io che mi invito da lei. La sera vanno tutti a prendere l'aperitivo, io devo ancora fare la doccia. “Torniamo a prenderti per le dieci - dieci e mezzo e andiamo a San Sicario. Non esistevano ancora i telefonini. Verso mezzanotte sospetto che mi abbiano dimenticato, All'una salgo sulla mia A112 e torno a Torino.

1992. Durante il trasloco da una casa all'altra in Torino, io e la mia compagna (nel frattempo mi ero fidanzato) invitiamo un unico amico a cena per il 31. Dopo cena ci accomodiamo sui divani. Io e lei ci addormentiamo. Il nostro amico se ne va alle 23.

2005. A Favria.cenone italo-rumeno in cascina. Mangiamo seduti su panche senza schienale. Il cibo è tutto freddo e noi mangiamo con la giacca a vento addosso. Il vino è ghiacciato, i bambini corrono dentro e fuori lasciando sempre le porte aperte. La fiamma del camino si ghiaccia e si spezza. Figlio 3 è agitatissimo. Salta, corre, corre e salta. Finalmente a mezzanotte e dieci ci alziamo per andarcene. è allora che Figlio 3 vomita in 4 posti diversi. Puliamo fino alle 2.15

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